Lavagne e Corridoi

Biblioteca trascurata

28 Apr , 2015  

ph: Angelica Zingaro

ph: Angelica Zingaro

La biblioteca scolastica nella torre solitaria.

Chi sale le scale del sapere?

La biblioteca dell’Istituto professionale “Podesti-Onesti” di Ancona è collocata sulla torre di sinistra del complesso scolastico. Bisogna salire tre rampe di scale e superare gli uffici. Da lassù si apre il libro del mondo. Entriamo e nelle giornate di sole la luce è accecante. Un mondo a parte.

Ci accoglie la bibliotecaria, la prof.ssa Micaela Catanese, docente di Matematica e Informatica, esonerata dall’insegnamento per motivi di salute. Dal 2006 gestisce il prestito dei libri e delle riviste. Andrà presto in pensione e la biblioteca allora dovrà essere gestita a turno da docenti disponibili, con progetti mirati, oppure sfruttando le ore a disposizione, come già avviene nella sede del “Podesti-Onesti” a Chiaravalle. Apprendere che c’è qualcuno interessato alla biblioteca è per la responsabile una gioia, una gioia che traspare dallo sguardo luminoso con cui risponde ai miei quesiti. Attualmente, infatti, la biblioteca è frequentata solo per la consultazione di vocabolari di lingua italiana o straniera o per le tesine d’esame, oppure per richiedere libri di lettura consigliati dalle insegnanti di Italiano. E’ molto frequentata dalle allieve del corso del Benessere, le future estetiste e parrucchiere, che “iniziano con letture semplici come per esempio i romanzi di Moccia, per poi passare a testi più impegnativi”, ci dice la prof.ssa Catanese. Il tema prediletto sono i sentimenti: quelli amorosi in modo particolare. I ragazzi chiedono invece per lo più “gialli”. La bibliotecaria lamenta il fatto che la data di riconsegna non viene rispettata o che può capitare che i libri scompaiano.

E prima? Com’era qualche anno fa?  Sorride e guarda verso l’alto, come a recuperare immagini da un bel sogno.

Innanzitutto c’era un clima culturale diverso. Partivano iniziative anche economiche dal Ministero. Con il progetto “Amico libro” nel 2007-8 c’era un fondo di circa 1000 euro per le biblioteche. “In quegli anni avevo inventato un notiziario, “Biblionews”, che lasciavo in sala insegnanti. Informavo così dei periodici in abbonamento e dei nuovi acquisti – ricorda -fornendo una piccola recensione. Lasciavo anche le riviste di consultazione in sala insegnanti, ma poi purtroppo con il tempo hanno iniziato a sparire senza essere riconsegnate. E pensare che i libri possono essere tenuti in prestito per un mese, e che Il prestito può essere prolungato… Non mi sembra impossibile la turnazione del materiale in consultazione. Eppure ho dovuto riportare tutto dalla sala insegnanti nella sede della biblioteca.”

La grande stanza che ospita il materiale in consultazione dà su una magnifica terrazza da cui si vede il verde che circonda tutta la struttura scolastica. Ci avviciniamo alla porta-finestra e mentre la bibliotecaria ricorda, sogniamo con lei di sedere a tavolini sparsi nella terrazza, a sorseggiare una bibita fresca con bel un libro da leggere o condividere con un amico.

Sognare è la prima via per poter cambiare la realtà delle cose.

 

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