Sapete che cosa è la nomofobia ? E’ una malattia vera e propria che descrive la paura di rimanere sconnessi dal telefono, la sofferenza legata alla paura di perderlo e la sensazione di panico che si ha all’idea di non essere rintracciabili e aggiornati sulle informazioni condivise dagli altri.
I sintomi che dovrebbero allarmaci sono:
Ci siamo mai chiesti perchè non riusciamo a smettere?
Nel 2014, in Italia, Nicola Luigi Bragazzi e Giovanni Del Puente, studiosi dell’Università di Genova, avevano proposto di inserire la nomofobia tra i disturbi mentali.
Secondo questi studiosi verrebbe utilizzata, dagli adolescenti e non solo, come un guscio protettivo o uno scudo e come mezzo per evitare la comunicazione sociale.
Esattamente come accade con droghe e alcol, lanomofobia diventa una vera e propria tossicodipendenza perchè aumenta la produzione della dopamina, il neurotrasmettitore che regola il circuito cerebrale della ricompensa: quando appare una notifica sul cellulare il livello di dopamina sale , perché ci aspettiamo qualcosa di nuovo e interessante.
Questo però in oltre la metà degli utenti di telefonia mobile (quasi il 53%) tende a provocare stati d’ansia quando si rimane a corto di batteria o senza copertura di rete oppure senza il cellulare. Pare che gli uomini siano più ansiosi delle donne e che circa il 58% degli uomini e il 48% delle donne della popolazione soffrano di questa nuova fobia.
Secondo la ricercatrice Natasha Schull, durante il “ciclo ludico” la nostra mente entra in una sorta di trance in cui continua a ripetere attività che creano dipendenza (es: controllare nuove notifiche).
ll metodo più efficace per uscire da questo ciclo è quello di decidere quanto tempo dedicheremo alle distrazione, magari impostando un timer prima di iniziare la “sagra delle notifiche”.
Usarlo in classe è vietato ma noi non siamo affatto scoraggiati da questo divieto, nemmeno dalle note!
E allora…facciamoci del male!
Ecco una serie di modi per nascondere il telefono in classe senza farsi “sgamare”
di Michelle Bombardiere e Desirèe Braconi
cellulare, dipendenze, Featured, nomofobia, psicologia, scuola, smartphone
Feed Rss Commenti