Era dal ’91 che che non si sentiva più parlare di URSS e dopo 31 anni sono tornate le preoccupazioni.
Questa volta non sarà come la guerra fredda, non ci saranno solo America e Russia ma il conflitto potrebbe addirittura essere mondiale.
In questo momento stiamo subendo un evento ancora peggiore del covid19. Chi sta soffrendo realmente adesso sono gli ucraini, attaccati a sorpresa sotto ordine di Putin, che tenta di riprendersi tutto quello che apparteneva all’Unione Sovietica ed espandere il proprio territorio.
Fortunatamente sembrerebbe che l’Ucraina stia resistendo con forza e negli ultimi giorni è riuscita a far indietreggiare l’armata russa e fargli lasciare Kiev.
L’Europa sta dando molti aiuti, mandando rifornimenti e armamenti per contrastare la forza bellica sovietica.
Ma le uniche forze che possono far finire la guerra sono quelle diplomatiche.
Putin sta facendo una guerra o un massacro?
Le armi russe rientrano nelle norme dei diritti umanitari ?
Queste sono le domande che ci facciamo dopo aver ascoltato le notizie dei telegiornali, rendendoci realmente conto a poco a poco, di cosa sta veramente accadendo là fuori.
Poco tempo fa c’è stato un dibattito sull’utilizzo di certi armamenti russi: le armi termobariche.
Queste armi possono causare molta distruzione in poco tempo grazie al loro funzionamento; i missili termobarici lanciati solitamente dai TOS-1A sfruttano l’ossigeno presente nell’aria per causare esplosioni ad alte temperature in grado di demolire o disintegrare un palazzo.
Le norme da rispettare per far si che quest’arma e tutte le armi non convenzionali possano venire utilizzate sono le seguenti:
-Non devono causare inutili sofferenze.
-Non devono provocare più distruzione del necessario.
-Non possono essere usate contro bersagli civili.
Ma la vera domanda è:
Putin sarà in grado di rispettare queste norme?
di Luca Baldieri
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