Quante volte abbiamo sentito parlare della malavita, della Mafia? Quante volte abbiamo visto film su di essa neanche sapendo che cos’era realmente, o quante volte abbiamo sentito parlare di Falcone e Borsellino? Ma sappiamo davvero che cos’é la mafia ?
Secondo la definizione di Wikipedia la Mafia è un termine che “indica un tipo di organizzazione criminale re
tta da violenza, omertà, riti d’iniziazione e miti fondativi”. Infatti ciò che interessa ai mafiosi è il potere economico: soldi che riescono a ottenere grazie al traffico di armi, di uomini, di droga e questo o facendo affari anche con politici per ottenere favori in cambio di voti oppure attraverso il “pizzo” una sorta di “tassa” che i mafiosi chiedono ai commercianti in cambio di protezione. Chi non paga rischia di vedersi incendiato il negozio o l’azienda.
Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, si celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Per capire meglio di che cosa si tratta ho deciso di intervistare Emanuela Pettinari, referente dell’associazione “Libera“, un associazione antimafia che si propone di creare sensibilizzazione in Italia e all’estero al rispetto delle regole e alla creazione di una società più giusta.
“l’associazione è nata dopo quelle che sono state le stragi di Falcone Borsellino del 92. Ufficialmente nasce il 25 marzo 1995 per volere di Don Ciotti. La vocazione di libera è quella di essere un’ associazione di associazioni, di raccogliere sotto di sé tantissimi attori sociali. “
mi dice Emanuela. Le chiedo allora di spiegarci meglio che cos’è la la mafia:
“Noi usiamo il termine mafia in realtà in senso generico; la mafia è nata in Sicilia e se ne hanno segni già poco dopo
l’unità d’Italia e quindi dopo il 1861. E’ un’associazione criminale che si basa sulla famiglia e ha un’organizzazione molto strutturata…. Oggi in Italia e nel mondo ha assunto altri contorni; è quella dei colletti bianchi, di alcune persone che esercitano potere nel paese. Una frase che dicevano Falcone e Borsellino è che la mafia ha i piedi in Sicilia, nel sud Italia, ma la testa è al nord e i fatti degli ultimi anni questa cosa ce l’hanno confermata.”
Dopo di che mi ha raccontato perché è stato scelto il 21 marzo per la giornata in memoria delle vittime della mafia perché è nata questa giornata
“perché vuole dare il senso della Primavera il senso della rinascita; la giornata nasce per volontà di una mamma; è la mamma di Antonino Montinaro che era il capo scorta di Falcone. Dopo i funerali Don Ciotti la vide piangere in un angolo, lei gli si avvicinò, si presentò e disse: “tutti ricordano sempre il nome di Falcone, di Borsellino e altri nomi illustri, ma di mio figlio non si ricorda mai nessuno. E’ morto anche lui facendo il proprio dovere.” Con questa giornata Don Ciotti ha voluto restituire la memoria a tutte quelle persone che come Montinaro hanno perso la vita, o perchè
svolgevano il proprio lavoro o perché si sono trovate nel posto sbagliato al momento sbagliato, e quindi restituire una memoria e un nome anche a tutte quelle persone che solitamente non erano mai ricordate.
Ecco perché tutti 21 marzo si scandiscono lentamente i nomi di tutte le persone vittime della mafia. Tra l’altro non è una lista fissa perché ogni anno i nomi continuano a aumentare. Da qualche anno è stata riconosciuta anche giornata nazionale quindi si festeggia anche dalle Istituzioni.”
Se non ci fosse stata la scuola io non avrei saputo di questa giornata e anche molti i miei compagni non ne conoscono l’esistenza. Le ho chiesto, secondo lei, perché
“Anche secondo me c’è ancora troppa poca visibilità, come dici tu. Una motivazione potrebbe essere quella che comunque libera è un’associazione che si basa sul volontariato, quindi si fa molto ma sicuramente si potrebbe fare di più. Inoltre il nostro stile di vita ci porta a curare quelle che sono le cose che riteniamo più importanti e spesso l’impegno rispetto a questo passa in secondo piano.
Quest’anno alle scuole è stata lanciata un’idea molto bella per compensare al fatto che non si possono fare manifestazioni e cortei: realizzare delle stelle; scriverci sopra il nome di una vittima della mafia e fotograrsi coprendosi il viso con la stella. ogni stella rappresenta una persona, una donna, un uomo vittima della Mafia. “
La lotta alle mafie è un tema sicuramente da approfondire a scuola, e per questo mi sono fatto consigliare tre film da vedere in un’ipotetica assemblea d’Istituto
“La mafia uccide solo d’estate”, divertente ma che consiglio assolutamente; “Lea” sulla vita di Lea Garofalo, questa vittima appunto morta a causa del marito per salvare la figlia e , “I cento passi” di Marco Tullio Giordana, film molto bello sulla vita di Peppino Impastato.”
Per Finire…Come cittadini, da che età ci si può unire a Libera?
“Non c’è un limite di età, tra l’altro quest’anno per le scuole, in occasione del 25 esimo della nascita dell’associazione, l’iscrizione è gratuita, quindi se volete aderire come scuola basta compilare il form online.
I Centri più vicini alle vostre sedi sono Ancona e Senigallia.”
di Francesco Rosi
Per ascoltare l’intervista clicca qui
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