Con questo articolo vi voglio portare a fare un ragionamento con me…
Io inizierei con la domanda:
AVETE MAI VISTO IL FILM:”CHIAMAMI COL TUO NOME”?
Se non l’avete visto ve lo racconto un pò io! Questo film, tratto dal libro di André Aciman, ambientato negli anni 80, vincitore di ben 8 premi oscar per migliore attore, migliore sceneggiatura non originale, migliore colonna sonora, miglior film, è molto noto per la sua trama…parla di due ragazzi Elio e Oliver che conoscendosi si innamorano. Da qui subito avrete capito quindi dove voglio arrivare… a parlare di discriminazioni, di pregiudizi e di LGBTQ+.
VI SIETE CHIESTI COSA SIGNIFICA L’ACRONIMO LGBTQ+?
LGBTQ+ sono le prime lettere di
QUINDI CHI SONO GLI LGBTQ+?
Sono la più grande comunità di persone che non si riconoscono negli orientamenti sessuali e nelle identità di genere considerati “tradizionali”.
Anche se siamo nel 2021 ancora vengono spesso discriminate!
Quell’insieme di pensieri e opinioni che provocano ansia, paura, disgusto, disagio, rabbia e ostilità nei confronti delle persone omosessuali si chiama OMOFOBIA: un brutto pregiudizio, dettato dalla paura di chi viene percepito come diverso!
Purtroppo il fenomeno è in crescita, e lo è anche tra noi ragazzi, e spesso dalle parole si passa ai fatti…sono all’ordine del giorno le aggressioni, sia a parole che fisiche.
Da un’indagine su mille ragazzi e ragazze intervistati in tutta Italia è emerso che il 74% dei ragazzi omosessuali tra 13 e 26 ha subito almeno un episodio di bullismo omofobico o di discriminazione. E di questi il 36% è avvenuto a scuola. Il brutto è che spesso chi li commette non se ne rende neppure conto…
COME L’ITALIA STA COMBATTENDO QUESTO FENOMENO?
Con 265 voti favorevoli la camera il 05 novembre 2020 ha approvato la legge contro l’omofobia che diventa quindi REATO PENALE.
Nella legge si istituisce inoltre la giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, finalizzata a promuovere la cultura del rispetto e dell’inclusione e a contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere.
QUINDI…A COSA VOGLIO ARRIVARE?
Sarebbe bello se molte persone contassero fino a 10 prima di insultare, di denigrare, perché le parole possono far più male delle botte.
Sarebbe molto bello non sentire più frasi e luoghi comuni sintomo di atteggiamenti omofobi.
Sarebbe davvero bello se ognuno di noi riuscisse finalmente a rispettare le scelte e le esperienze degli altri, anche quando non le capisce!
di Davide Brocanelli
Chiamami col tuo nome, Featured, lgbtq+, Omofobia, transfobia
Feed Rss Commenti