Il corona virus lo conosciamo solo per i casini che sta portando, per i morti in tutto il mondo, per la grande capacità di contagiare che ha, ma non ci siamo ancora fermati a pensare se insieme a tanto dolore e se oltre a sconvolgerci la vita, alla fine di tutto, potrà aver portato anche qualcosa di buono.
Di sicuro l’inquinamento è diminuito.
L’agenzia spaziale europea ci dice che da qualche settimana l’inquinamento in Italia è diminuito, e, a mio parere, non c’è notizia migliore.Le emissioni di di ossido di azoto, visibili dalle foto scattate dai satelliti, sono minori.
Di certo ci interessa di più quello che accade intorno a noi perché ci tocca da vicino: siamo tutti impegnati ad aggiornarci su quanto succede, mentre prima andavamo a fare ricerche futili che magari neanche ci interessavano granché sul web. Oggi le domande che leggo principalmente sui social sono chi è il paziente zero?, c’è una cura a questo?, se esci senza mascherina che succede?
Di certo abbiamo riscoperto il piacere di stare in famiglia.
E abbiamo ridato importanza alle persone; a quelle che ci aiutano; medici,infermieri e volontari e a quelle che ci fanno compagnia, che ci vogliono bene, che ci mancano perchè magari non possiamo andare a trovarle.
Sono sicura che un giorno diremo “il corona virus ha portato anche cose buone”…magari porterà anche un nuovo modo di organizzare la società.
In questo momento è di vitale importanza rispettare le regole e rispettarsi a vicenda, si chiama buona educazione civica o fair play, che poi è la stessa cosa.
I medici stanno provando a cercare la cura; qualche farmaco comincia a funzionare; gli effetti della quarantena cominciano a vedersi. Le notizie sono incoraggianti…i contagiati cominciano a diminuire…poco ma si vede uno spiraglio e insieme a questo spiraglio forse una proposta di regole sociali nuove.
“E la gente rimase a casa
e lesse libri e ascoltò
e si riposò e fece esercizi
e fece arte e giocò
e imparò nuovi modi di essere
e si fermò
e ascoltò più in profondità
qualcuno meditava
qualcuno pregava
qualcuno ballava
qualcuno incontrò la propria ombra
e la gente cominciò a pensare in modo differente
e la gente guarì.
E nell’assenza di gente che viveva
in modi ignoranti
pericolosi
senza senso e senza cuore,
anche la terra cominciò a guarire
e quando il pericolo finì
e la gente si ritrovò
si addolorarono per i morti
e fecero nuove scelte
e sognarono nuove visioni
e crearono nuovi modi di vivere
e guarirono completamente la terra
così come erano guariti loro.”
Kathleen O’Meara (poesia scritta nel 1869)
Michelle Bombardiere
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