Parlare di legalità evoca il rispetto di norme imposte dall’alto come pratica quotidiana e condivisa nella comunità.
Giovedì 10 dicembre 2015 alcune classi della nostra scuola sono state invitate a partecipare al convegno dal titolo “Legalità, un investimento per l’Italia e per l’Europa”, promosso dal Ministero dell’Interno nell’ambito del programma operativo nazionale “Sicurezza”. In questa occasione si è riflettuto sul tema della legalità e sull’importanza della trasparenza e della chiarezza nel modo in cui vengono comunicate le regole che la comunità deve seguire. E lo si è fatto alla presenza di studenti, magistrati, rettori, prefetti e di un sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII.
La legalità si presenta come un’esigenza fondamentale della vita sociale al fine di promuovere il pieno sviluppo della persona umana. Questo incontro ci ha fatto riscoprire che parlare di legalità è un’esigenza fondamentale; fondamentale diventa dunque educare ed educarci alla legalità o, meglio, alla responsabilità che ciascun individuo in quanto tale deve possedere di fronte all’ampio orizzonte dei rapporti umani che richiedono capacità di riconoscimento, ascolto, accettazione, incontro, accoglienza; tutto ciò nella consapevolezza che la diversità è parte della vita.
Il concetto di legalità, abbinato al valore delle regole sociali e quindi alla loro osservanza, può ricoprire innumerevoli significati poiché le regole sociali funzionano se le stesse sono in grado di incontrare pensieri responsabili e capaci di distinguere e di scegliere. La legalità si coltiva costruendo una società viva, accogliente e formata da persone che sappiano vedere nell’altro non un punto di debolezza quanto piuttosto un possibile ”compagno di viaggio”. L’educare alla legalità nasce proprio all’interno di questo orizzonte, in una società volta all’incontro dell’io con l’altro. Ci si educa insieme, si stabiliscono insieme delle regole e insieme ci si assumono le responsabilità.
L’educazione alla legalità inizia in famiglia e continua nella scuola: noi ragazzi abbiamo bisogno di essere protagonisti e di creare le condizioni per far crescere e maturare il nostro pensiero. Noi giovani oggi ci sentiamo esclusi dalla società. Ci chiudiamo nel mondo della tecnologia, a volte evitiamo di affrontare la realtà che ci circonda e temiamo che neanche gli adulti siano in grado di affrontare le problematiche relative alla legalità. Il nostro paese, da un punto di vita culturale, presenta delle debolezze che non ci consentono di affrontare tale tema con limpidezza: la forte diffusione di forme di egoismo ed indifferenza, la presenza di comportamenti segnati da corruzione, nonché le mafie, costituiscono un potere talmente consolidato che parlare di “legalità” oggi, in Italia, rischia di apparire riduttivo e inadeguato.
Aurora Belli 4K Servizi Sociali sede di Ancona
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