Lavagne e Corridoi

Da “rompiscatole”a fotografi amici dell’ambiente.

2 Lug , 2015  

Laboratorio di Fotografia stenopeica a Chiaravalle

Avete mai pensato di scattare una fotografia con la scatola di imballaggio del vostro cellulare anziché con l’apparecchio stesso? Ma anche con la scatola delle vostre ultime scarpe da ginnastica, prima di buttarla? Ecco, noi della classe 3F del corso di Grafica del “Podesti-Onesti” di Chiaravalle l’abbiamo fatto, realizzando macchine fotografiche “a foro stenopeico” a partire da materiali di scarto che abbiamo riciclato. L’occasione per rompere le scatole e riciclarle è stata offerta dal concorso “Riusa in modo superiore”, organizzato dai Comuni di Polverigi e Agugliano e da Legambiente, che aveva come obiettivo quello di far riflettere, in particolare le giovani generazioni, sulla possibilità di riutilizzo dei materiali che solitamente buttiamo via, per costruire invece con essi oggetti di uso comune perfettamente funzionanti.

La macchina “a foro stenopeico” è una variante della camera oscura: una semplice camera senza lenti, con una piccola apertura al posto dell’obiettivo. La luce entra nel foro e viene proiettata invertita nella parte opposta del buco. Il tempo di scatto varia da 5 secondi a varie ore, a seconda della larghezza del foro e della distanza dello stesso dalla parte opposta. Per realizzarla abbiamo preso delle scatole di vario tipo e dimensione, che abbiamo dipinto all’interno di nero, per non far riflettere la luce nel momento dello scatto. Abbiamo poi misurato l’altezza delle scatole, in modo da regolarci su quanto far grande il buco da cui poi sarebbe entrata la luce. Successivamente, abbiamo praticato una piccola apertura nel coperchio, su cui è stato applicato un pezzettino di alluminio, precedentemente forato con uno spillo per creare, appunto, il “foro stenopeico”.

Terminata la costruzione delle macchine fotografiche, ogni studente ha decorato la propria “scatola” con oggetti di riciclo: fogli di giornale, vecchi negativi fotografici, telaietti per diapositive e altro. Calcolato il tempo di scatto, abbiamo fatto delle foto, apportando alcune modifiche per un migliore funzionamento dell’apparecchio. Le foto definitive, dopo lo sviluppo in negativo, sono state digitalizzate, stampate e infine esposte, insieme alle macchine fotografiche, alla mostra tenutasi ad  Agugliano (AN) in chiusura  del concorso.

Quelle che alleghiamo all’articolo sono alcuni esemplari delle macchine a foro stenopeico che abbiamo realizzato … trasformandoci in virtuosi rompiscatole.

Classe 3F – corso Grafico di Chiaravalle

 

Per chi volesse approfondire la fotografia stenopeica ecco alcuni link:

http://www.nadir.it

https://www.nikonschool.it

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