Lavagne e Corridoi

“Spre.KO” a Chiaravalle: workshop sul riuso virtuoso degli avanzi in cucina

31 Mag , 2015  

Spreko. Manifesto realizzato dalla classe 5b della sede di Chiaravalle

Spreko. Manifesto realizzato dalla classe 5b della sede di Chiaravalle

Mentre arriva dalla Francia l’approvazione, dalla Camera bassa del Parlamento, del reato di spreco alimentare che vieta ai supermercati con più di 400 mq di smaltire l’invenduto se è ancora consumabile, in Italia l’educazione ad evitare lo spreco alimentare è affidata alle iniziative del Terzo settore.

L’associazione di Chiaravalle “Cittadinanza attiva” ha organizzato una serie di eventi, tra il 18 aprile e l’8 maggio, che hanno affrontato la questione dello spreco in modo trasversale, al fine di mettere questa cattiva pratica letteralmente ko, come recita il titolo dell’iniziativa, “Spre.ko”. Per contrastare lo spreco in modo efficace è importante l’impegno sinergico di tutti gli attori del panorama sociale: le istituzioni certamente, ma anche le imprese, gli operatori dei media, i tecnici dell’ambiente e dell’edilizia, le organizzazioni civiche e soprattutto i singoli cittadini, che a partire dalla scuola acquisiscono pratiche virtuose. Al centro della riflessione degli incontri organizzati con le scuole e in collaborazione con il Centro servizi per il volontariato sono stati i beni comuni, di cui spesso si fa un uso egoistico e non pubblico: si è parlato di come riutilizzare aree dismesse, di come andrebbero usati correttamente i social media nella lotta allo spreco e di come si possa riciclare del cibo avanzato in cucina.20150527_014705

La sede di Chiaravalle dell’Istituto “Podesti-Onesti” ha contribuito alla manifestazione con gli alunni della 5°B, che hanno realizzato il manifesto dell’evento, e con la partecipazione delle classi 3°I, 3°H e 4°H al workshop dell’8 maggio “Utilizzo degli avanzi in cucina”, presso il centro ricreativo “L’incontro” di Chiaravalle. Gli allievi dell’Istituto Alberghiero “Panzini” di Senigallia, accompagnati dal docente di cucina Pettinari, hanno dato delle dimostrazioni pratiche anche attraverso un video in diretta dalla cucina. Nel corso della dimostrazione, l’insegnante ha affrontato alcune tematiche relative allo spreco alimentare e alla necessità di una corretta alimentazione. Buttare il cibo significa sprecare tutte le risorse non rinnovabili che sono state necessarie alla sua produzione: acqua, suolo fertile, energia. Riciclarlo significa invece lasciare in eredità alle generazioni future un mondo più vivibile. Al termine dell’incontro, i partecipanti hanno degustato ai tavoli alcune pietanze che erano state preparate riutilizzando avanzi di cucina: panzanella, arancini, tortino di verdure, frittata con le cipolle, torta di mele.

Sapete come si fa la panzanella? Se avete del pane avanzato, siete già a metà dell’opera. Le fette di pane raffermo si fanno ammorbidire nell’acqua. Sopra si versano aceto, olio e sale, come se fosse una bruschetta, con un po’ di cipolla rossa a fette e basilico (se sono avanzati!). Ma si possono aggiungere pomodori a crudo, uova sode, pezzi di cetriolo, olive, tonno. E’ una variante morbida e fresca dell’anconitano “pà cu l’ojo”, realizzata con un pizzico di fantasia e un ritorno alle tradizioni marchigiane.

 

i ragazzi che hanno partecipato all’evento.

 

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